È in tutte le librerie d’Italia il primo volume di “Italia Grand Sketching Tour”, l’opera realizzata dall’artista figurativa Chiara Gomiselli ed edito dalla Casa Editrice Trapanese Màrgana Edizioni, un invito a visitare i borghi storici italiani, un incentivo a scoprire la nostra penisola, il territorio magnifico che ci circonda.
Il progetto “Italia Grand Sketching Tour” è partito dal Friuli Venezia Giulia ed è arrivato, per ora, in Sicilia. Si tratta di un viaggio in motocicletta e in solitaria, alla scoperta delle bellezze del patrimonio del nostro paese con lo scopo di disegnarlo e raccontarlo per promuovere località spesso lontane dai percorsi turistici e che meritano di essere conosciute per la loro storia e bellezza.
Un viaggio unico nel suo genere e un libro nato dall’incontro del tutto casuale tra l’artista triestina e la casa editrice indipendente trapanese.
“Il mio viaggio è iniziato a settembre 2019 e sono arrivata in Sicilia nel dicembre dello stesso anno. Il programma del mio viaggio prevedeva di ripartire dopo l’inverno, ma il lockdown generale mi ha dato uno stop nella magnifica Città di Trapani. In quei giorni, ho conosciuto l’editore con cui, sin da subito, è nata l’intesa per la realizzazione del libro”
Dichiara con un po’ di emozione Chiara Gomiselli, l’autrice che in solitaria ha viaggiato a bordo della sua moto BMW.
L’artista, con il nome Chiara Go Arts, ha illustrato e raccontato le sue avventure nelle città in cui è passata sulle due ruote.
Il volume incanta per i suoi colori e raccoglie curiosità e suggerimenti su luoghi imperdibili da visitare. Racconta, in questa prima parte, una cinquantina di città e Borghi del Nord Italia in: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e Lombardia.
“L’Arte e il Viaggio sono le mie passioni. Come artista credo che la vera bellezza sia ovunque e che l’arte possa insegnarci a vederla. Sono partita in motocicletta, un mezzo che per me rappresenta l’ideale di libertà di movimento ed il piacere della scoperta. Mi sono mossa seguendo l’istinto e i suggerimenti di coloro che incontravo durante le mie soste o coloro che mi hanno seguito sui social in quest’avventura”.
Il Grand Tour era per gli artisti lo strumento per espandere orizzonti e conoscenze, al fine di avere un impatto maggiore con la loro arte. Da questo concetto parte l’Italia Grand Sketching Tour, per raccontare con disegni e parole quei luoghi del nostro patrimonio che sono spesso al di fuori dei tradizionali itinerari turistici. Intorno al viaggio raccontato con disegni, foto, video, articoli e interviste, pubblicate durante i mesi trascorsi, il desiderio è quello di creare una community di persone curiose di arte, storia e cultura, per avere un impatto positivo sulla promozione di questi luoghi.
“Ci siamo subito innamorati dei disegni di Chiara! L’idea è nata in un momento drammatico per l’Italia intera e il mondo della cultura e del turismo. Ci siamo resi conto di quanto importante fosse puntare su un progetto di promozione territoriale, che andasse anche al di là della nostra isola”.
Le parole di Anna e Riccardo Puccio, gli editori indipendenti.
L’obiettivo del viaggio è di crescere come artista e come persona e creare una trasformazione positiva della cultura del viaggio che non si limiti alla mera visita ma alla concreta comprensione dei luoghi come mezzo di trasformazione personale.
Incontriamo Chiara, per una breve intervista.
Come è nata l’idea del progetto?
L’idea è stata un sedimentarsi di diversi fattori. La passione per il viaggio, l’amore per l’arte e la cultura, la riscoperta della passione per il disegno una decina di anni fa che si sono accompagnati alla patente per la moto appena fatta e al fallimento di una startup che mi ha lasciato di fronte alla possibilità di scegliere se ritornare sul sentiero più comune o se inseguire un sogno. Il progetto, come spesso succede, è apparso e mi è sembrato che potesse portare a risultati interessanti e ho deciso di rischiare.
Hai viaggiato in solitaria per tutta l’Italia. Come è viaggiare da soli, in moto? L’Italia è pronta al turismo su due ruote?
Personalmente amo viaggiare da sola, mi consente di avere i miei spazi ed i miei tempi, e amo l’essenzialità che accompagna il viaggio in moto. Dipingere sul posto richiede un ritmo molto particolare e perciò non so se ci sarebbero state altre possibilità.
L’Italia credo sia estremamente adatta per il turismo su due ruote, grazie ai suoi meravigliosi paesaggi, piccoli borghi e infinite sorprese dietro ad ogni angolo. Sicuramente le strade secondarie (e non solo) non sono sempre tenute benissimo e questo può causare rallentamenti, ma personalmente non ne ho risentito molto.
Sicuramente il viaggio era ben pianificato. Ci sono stati dei fuori programma? Dei posti in cui avresti voluto fermarti di più rispetto al tempo previsto?
Veramente il viaggio non era pianificato, quasi per nulla. Avevo alcune scadenze, come il ritorno a Trieste per un matrimonio e una mostra, o poi scendendo l’arrivo dell’inverno che mi ha spinto a usare il traghetto tra Salerno e Palermo per non restare bloccata. Per il resto ho seguito l’intuito e i suggerimenti delle persone che incontravo, ho spesso cambiato programma aggiungendo o togliendo tappe in base alle cose che trovavo da fare. Fin dall’inizio ho capito che non dovevo pensare di vedere tutto ma di godere di tutto quello che riuscivo a vedere. E personalmente ritengo sia stata una scelta vincente.
Ha rappresentato artisticamente i luoghi più belli. Qual è lo scenario che ti ha emozionato di più?
Ci sono stati moltissimi luoghi che mi hanno lasciato incredibili emozioni, è veramente difficile scegliere. Mi vengono in mente gli interni di Villa La Rotonda dove ho potuto disegnare mentre le foto sono vietate e mi sono sentita così fortunata ad avere la possibilità di catturare quelle meraviglie in un ricordo unico. Oppure Piazza della Loggia a Brescia dove mi sono fermata a dipingere la Torre dell’Orologio in un angolino, giocando con la prospettiva. Quando stavo finendo, si sono fermati due bresciani a vedere quello che stavo facendo e ci siamo fermati a chiacchierare di Brescia e dell’arte, creando, per quel che mi riguarda, una memoria indelebile di quella piazza.
Chiara si è occupata di eventi e raccolte fondi, ha fatto l’imprenditrice e la social media manager, ha sempre amato creare, conoscere persone, guidata dalla passione per la cultura e l’arte.
Ha iniziato a ritrovare la sua creatività studiando arte e disegno a Firenze e li ha proseguiti a Trieste con il Maestro Leonardo Calvo, artista accademico.
A cura di Gaspare Serra
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