Presidio normativo
Pur nella concorrenza di altre materie di competenza regionale, spetta allo Stato legiferare in tema di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.
La competenza legislativa in materia di ambiente ed ecosistema è affidata alle cure esclusive della legislazione statale sin dalla riforma costituzionale del 2001. Principio da ultimo ribadito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 93 del 18 aprile 2019: “anche in attuazione degli obblighi comunitari, un livello di protezione uniforme si impone sull’intero territorio nazionale”.
Tuttavia la normazione dell’ambiente si sovrappone a numerose competenze legislative regionali, quali l’urbanistica, la caccia, l’utilizzazione delle acque pubbliche per citarne alcune.
I GRE sono impegnati a tutti i livelli istituzionali affinché le minacce per l’ambiente e gli ecosistemi vengano rimosse. Di seguito indichiamo le basi della normativa nazionale ed internazionale. Per azioni relative alla legislazione delle Regioni o delle Provincie autonome, non esitare a contattare i nostri gruppi territoriali.
- Normativa ambientale
- Le aree protette
- La tutela delle acque
- La tutela del suolo e le bonifiche
- La tutela dell’aria
- La salvaguardia della biodiversità
- I rifiuti
- L’inquinamento atmosferico
- L’inquinamento acustico
- L’inquinamento elettromagnetico
- Radioattività
- Le autorizzazioni
- Sostanze e merci pericolose – rischi di incidente
Normativa ambientale
Convenzioni e accordi internazionali
- Accordo di Parigi (2015)
- Protocollo di Kyoto (1997)
- Convenzione di Rio de Janeiro (1992) – La Convenzione sulla biodiversità, stipulata insieme ad altre due convenzioni dedicate rispettivamente ai cambiamenti climatici (effetto serra) e alla lotta alla desertificazione, in occasione dell’Earth Summit di Rio de Janeiro nel 1992, costituisce il primo fondamentale atto internazionale con il quale gli stati si impegnano comunemente a frenare la perdita di biodiversità. I singoli Paesi definiscono le modalità di applicazione dei suoi principi, attraverso la creazione di un apposito piano nazionale.
- Convenzione delle Alpi (1991) per la salvaguardia a lungo termine dell’ecosistema naturale alpino ed il suo sviluppo sostenibile, nonché la tutela degli interessi economici delle popolazioni residenti, anche attraverso la creazione di una serie di principi di cooperazione.
- Protocollo di Montreal (1987)
- Convenzione di Berna (1979) – ha lo scopo di assicurare la conservazione della flora e della fauna selvatiche e dei loro habitats naturali. Il suo allegato II elenca le specie di fauna strettamente protette mentre l’allegato III le specie di fauna protette.
- Convenzione di Bonn (1979) – ha come oggetto la difesa delle specie migratrici e del loro habitat e la sua appendice II elenca le specie migratrici che si trovano in cattivo stato di conservazione.
- Convenzione di Washington (1973) sul commercio internazionale di specie minacciate di flora e di fauna (C.I.T.E.S)
- Convenzione di Ramsar (1971) – ha come oggetto di tutela le zone umide di importanza internazionale soprattutto come habitat degli uccelli acquatici. In Italia è stata data piena ed intera esecuzione alla Convenzione di Ramsar dal D.P.R. nr. 448 del 13 marzo 1976.
Normativa generale dell’Unione Europea
- Regolamento UE N. 1143/2014 del 22 ottobre 2014 -Disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive
- Direttiva “Uccelli” CEE 79/409 del 2 aprile 1979 e s.m. (2009/147/CE) – concernente la conservazione degli uccelli selvatici, come sostituita con direttiva 2009/147/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
- Adaptation of Annexes of Birds Directive (2006)
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Direttiva CEE 92/43 del 21 maggio 1992 (Direttiva Habitat) – Council Directive 92/43/EEC of 21 May 1992 on the conservation of natural habitats and of wild fauna and flora
Guide europee all’interpretazione delle norme
- Direttiva CEE 92/43 del 21 maggio 1992 – Council Directive 92/43/EEC of 21 May 1992 on the conservation of natural habitats and of wild fauna and flora
- Valutazione d’incidenza di piani e progetti
Norme nazionali
- Legge 6 agosto 2008, n. 133, recante “Conversione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 – Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria”, che istituisce l’ISPRA, Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale
- D. Lgs. 3 Aprile 2006 n. 152, noto anche come Testo Unico Ambiente o Codice Ambiente
- Legge costituzionale n. 3/2001
- D. Lgs. 112/1998, recante il conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli enti locali (in attuazione della delega prevista dalla L. 15 Marzo 1997 n. 59, “Bassanini uno”)
Le aree protette
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Linee guida nazionali per la valutazione di incidenza (VINCA) in attuazione della Direttiva 92/43/CEE “HABITAT” articolo 6, paragrafi 3 e 4.
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Decreto Legislativo N. 230 del 15 dicembre 2017 – Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive.
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Decreto 8 agosto 2014 – Abrogazione del decreto 19 giugno 2009 e contestuale pubblicazione dell’Elenco delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) nel sito internet del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.
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Decreto 2 aprile 2014 – Abrogazione dei decreti del 31 gennaio 2013 recanti il sesto elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria (SIC) relativi alla regione alpina, continentale e mediterranea
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Decreto del 17 ottobre 2007 – Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS)
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D.P.R. dell’8 settembre 1997, n.357 (modificato con D.P.R. 12 marzo 2003, n.120) – Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche
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Decreto del 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000
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Decreto del 3 aprile 2000 – Elenco dei siti di importanza comunitaria e delle zone di protezione speciali, individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 79/409/CEE
La tutela delle acque
Attuazione del monitoraggio ambientale delle acque e controllo delle acque reflue
- D.M. 8.11.2010 n. 260, “Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell’art. 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo”.
- D. lgs. 3.04.2006 n.152 e s.m.i., “Norme in materia ambientale” (Testo unico ambientale).
- Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque” (Direttiva Quadro sulle Acque – DQA) GUCE 22.12.2000 – L327/1;
- Decreto Legislativo 11 maggio 1999, n. 152, “Testo aggiornato del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152,
recante: “Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole”, a seguito delle disposizioni correttive ed integrative di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 258″
Controllo e gestione delle acque di balneazione
- D.M. 30.03.2010 (G.U. 24.5.2010 n.119), “Definizione dei criteri per determinare il divieto di balneazione, nonché modalità e specifiche tecniche per l’attuazione del D. Lgs. 30 maggio 2008, n. 116, di recepimento della direttiva 2006/7/CE, relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione”.
- D. lgs. 30.05.2008 n. 116, “Attuazione della direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e abrogazione della direttiva 76/160/CEE”.
- Direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 febbraio 2006 relativa alla “gestione della qualità delle acque di balneazione e che abroga la direttiva 76/160/CEE
Protezione e tutela delle acque destinate al consumo umano
- D.lgs. 31/2001 – “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”.
- Direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998 concernente la “qualità delle acque destinate al consumo umano”.
La tutela del suolo e la bonifica
- d.lgs. 29 aprile 2010, n. 75 – “Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell’articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88”.
Bonifica siti contaminati
- d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 – “Norme in materia ambientale” (Testo unico ambientale).
- D.M. 12 febbraio 2015, n. 31 – “Regolamento recante criteri semplificati per la caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica dei punti vendita carburanti, ai sensi dell’articolo 252, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. (GU n. 68 del 23-3-2015)”.
- L.R. 9 luglio 1998, n. 27 – “Disciplina regionale della gestione dei rifiuti”.
Utilizzazione agronomica di effluenti di allevamento, acque reflue e digestato
- D. Interministeriale 25 Febbraio 2016, n. 5046 – “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e delle acque reflue di cui all’art. 113 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, nonché per la produzione e l’utilizzazione agronomica del digestato di cui all’art. 52, comma 2-bis del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge 7 agosto 2012 n. 134”.
- D.M. 7 aprile 2006 – “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, di cui all’articolo 38 del d.lgs. 11 maggio 1999, n. 152”.
Utilizzazione agronomica dei fanghi di depurazione
- d.lgs. 27 gennaio 1992, n. 99 – “Attuazione della direttiva 86/278/CEE concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura”.
Utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione degli scarichi dei frantoi oleari
- L. 11 novembre 1996, n. 574 – “Nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi dei frantoi oleari”.
- D. 6 luglio 2005 in attuazione dell’art. 38 del d.lgs. 11 maggio 1999.
Aree destinate alla produzione agricola e all’allevamento
- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 01 marzo 2019, n. 46 – “Regolamento relativo agli interventi di bonifica, ripristino ambientale e messa in sicurezza d’emergenza, operativa e permanente delle aree destinate alla produzione agricola e all’allevamento, ai sensi dell’articolo 241 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152”.
Ripascimento dei litorali costieri e lacustri
- D.M. 15 luglio 2016, n. 173 – “Regolamento recante modalità e criteri tecnici per l’autorizzazione all’immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini”.
La salvaguardia della biodiversità
- Decreto interministeriale 7 novembre 2019 – Attuazione della direttiva (UE) del 15 maggio 2019, che modifica la direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la definizione di indicatori di rischio armonizzati
- Guida per l’identificazione degli interferenti endocrini ai sensi del Regolamento (UE) 528/2012 e del Regolamento (CE) 1107/2009
- Regolamento (UE) 2018/605 del 19.4.2018 (per i fitosanitari)
- Decreto Legislativo 15 dicembre 2017, n. 230 – Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive.
- Regolamento Delegato (UE) 2017/2100 del 4.9.2017 (per i biocidi)
- Decreto Interministeriale 15 febbraio 2017 – “Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d’appalto per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o lungo le strade”
- Documento dell’EFSA (European Food Safety Authority) pubblicato il 23 settembre 2015 sulla valutazione di un gruppo di prodotti fitosanitari in relazione alle proprietà di interferente endocrino
- Decreto interministeriale 15 luglio 2015 – “Modalità di raccolta ed elaborazione dei dati per l’applicazione degli indicatori previsti dal Piano d’Azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”
- Decreto Interministeriale 10 marzo 2015 – “Linee guida di indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette”, previste dal Piano di Azione Nazionale (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.71 del 26-3-2015 – Suppl. Ordinario n. 16)
- Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 3 marzo 2015 . “Individuazione delle macchine irroratrici da sottoporre a controllo funzionale secondo intervalli diversi da quelli indicati al paragrafo A.3.2 del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari”
- Regolamento di esecuzione (UE) 2015/408 – della commissione dell’11 marzo 2015 recante attuazione dell’articolo 80, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che stabilisce un elenco di sostanze candidate alla sostituzione
- Decreto interministeriale 22 gennaio 2014 – “Adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante: «Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi»”
- Decreto Interministeriale 22 gennaio 2014 – “Adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 recante: «Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi»”
- Direttiva 2013/39/UE (pdf) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 agosto 2013, che modifica le direttive 2000/60/CE e 2008/105/CE per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque
- Decreto legislativo del 14 agosto 2012, n. 150 – Attuazione della Direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
- Regolamento (CE) 1107/2009 (pdf) del Parlamento UE e del Consiglio sulla commercializzazione di prodotti fitosanitari
- Regolamento (CE) 1185/2009 (pdf) del Parlamento UE e del Consiglio relativo alle statistiche sui pesticidi
- Direttiva 2009/128/CE, recepita con il decreto legislativo del 14 agosto 2012, n. 150 , che ha istituito un “quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”
- Direttiva acque 2000/60 CE.
- Direttiva Habitat (92/43).
- Direttiva Uccelli 79/409/CEE, oggi sostituita dalla 2009/147/CE.
I rifiuti
- D.M. Ambiente 24.06.2015 – “Criteri di ammissibilità rifiuti in discarica – Modifica DM 27 settembre 2010” (G.U. 11.09.2015 n. 211)
- Regolamento 1357/2014 della Commissione del 18 dicembre 2014 “che sostituisce l’allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”.
- Decisione della Commissione 2014/955/Ue del 18 dicembre 2014, che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all’elenco dei rifiuti, ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio “Nuovo elenco europeo dei rifiuti – Decisione di modifica della decisione 2000/532/CE”.
- decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni dalla legge 11 novembre 2014, n. 164. Articolo 8
- D. Lgs. 14.03.2014 n. 49, “Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)”.
- D. Lgs. 4.03.2014 n. 46, “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento)”.
- D. D. MATTM 7.10.2013, “Adozione e approvazione del programma nazionale di prevenzione dei rifiuti”.
- D.M. Ambiente 14.02.2013 n. 22 , “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto di determinate tipologie di combustibili solidi secondari (CSS), ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni”.
- D.M. Ambiente 10.08.2012 n. 161, “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo”.
- D.M. 27.09.2010 e s.m.i. “Criteri di ammissibilità in Discarica – Abrogazione D.M. 3 agosto 2005” (G.U. 1.12.2010 n. 281)
- D. Lgs. 3.04.2006 n. 152 e s.m.i., “Norme in materia ambientale” (Testo unico ambientale)
- D. Lgs. 24.06.2003 n. 209, “Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso”
- D. Lgs. 13.01.2003 n. 36, “Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti”
- D.M. Ambiente 5.02.1998, “Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22” (GU 16.04.1998 n.88).
L’inquinamento atmosferico
- Regolament0 delegato (UE) 2019/1122
- Regolament0 delegato (UE) 2019/1124
- Regolamento delegato (UE) 2019/331
- Direttiva n. 2018/410/UE
- D. Lgs. 4.03.2014 n. 46 , “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento)”.
- Decreto ministeriale 13 marzo 2013, “Individuazione delle stazioni per il calcolo dell’indicatore d’esposizione media per il PM2,5 di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155”
- D. Lgs. del 13.08.2010 n. 155, “Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria piu’ pulita in Europa“, s.m.i.
- D. Lgs. del 3.04.2006 n. 152, e s.m.i., “Norme in materia ambientale” (Testo unico ambientale) Parte quinta – Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera” s.m.i.
L’inquinamento acustico
- Decreto Legislativo 17 febbraio 2017, n. 42 – “Disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico, a norma dell’articolo 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h) della legge 30 ottobre 2014, n. 161”
- D. Lgs. 19.05.2005, n. 194 – “Attuazione della direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale”.
- D.M. Ambiente del 16.03.1998 – “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”
- D.P.C.M. 14.11.1997 – “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” (GU 22.12.1997 n. 297).
- L. 26-10-1995, n. 447 – “Legge quadro sull’inquinamento acustico”
L’inquinamento elettromagnetico
- D.M. Ambiente 05.10.2016 – Approvazione delle Linee Guida sui valori di assorbimento del campo elettromagnetico da parte delle strutture degli edifici. (16A07701) (GU Serie Generale n.252 del 27-10-2016).
- D.M. 02.12.2014 – “Linee guida, relative alla definizione delle modalità con cui gli operatori forniscono all’ISPRA e alle ARPA/APPA i dati di potenza degli impianti e alla definizione dei fattori di riduzione della potenza da applicare nelle stime previsionali per tener conto della variabilità temporale dell’emissione degli impianti nell’arco delle 24 ore” (GU 22.12.2014 n. 296).
- D.M. Ambiente 13.02.2014 – “Istituzione del Catasto nazionale delle sorgenti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriali interessate al fine di rilevare i livelli di campo presenti nell’ambiente” (GU 11.3.2014 n. 58).
- Legge 17.12.2012 n. 221 – “Conversione, con modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, allegato 1.
- D. L. 18.10.2012 n. 179 (GU 19.10.2012 n. 245).
- D.M. Ambiente 29.05.2008 – Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto per gli elettrodotti. (GU 5.07.2008 n. 156).
- Decreto Legislativo 01.08.2003 n. 259 – Codice delle Comunicazioni Elettroniche
- DPCM 08.07.2003 – “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti” (GU 29.08.2003 n. 200).
- DPCM 08.07.2003 – “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz” (GU 28.08.2003 n. 199).
- Legge 22.02.2001 n. 36 – “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”
Radioattività
- D. Lgs. 31 luglio 2020, n. 101 “Attuazione della direttiva 2013/59/ Euratom che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/ Euratom , 90/ Euratom 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom e riordino della normativa di settore in attuazione dell’articolo 20, comma 1, lettera a), della legge 4 ottobre 2019, n. 117”.
- DD. Lgs. 04.03.2014, n. 45, “Attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi“.
- D. Lgs. 230/1995 e s. m. i. – “Attuazione delle direttive 80/836, 84/467, 84/466, 89/618, 90/641 e 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti”.
Le autorizzazioni
IPCC
- D. Lgs. 16.06.2017, n. 104 (G.U. n. 156 del 6 luglio 2017) – Attuazione della direttiva 2014/52/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014, che modifica la Direttiva 2011/92/Ue, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114 (17G00117).
- Decreto MATTM 28.04.2017 (in Gazz.Uff. 3 luglio 2017, n. 153) – Modifiche al decreto n. 141 del 26 maggio 2016 recante criteri da tenere in conto nel determinare l’importo delle garanzie finanziarie, di cui all’articolo 29-sexies, comma 9-septies, del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 (17A04381).
- D. Lgs 4.03.2014 n. 46, “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento)”
- Direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 novembre 2010 relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) (rifusione)
- Decreto interministeriale 24.04.2008, Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59.
- D. Lgs. 59/2005 – Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento. Approvazione modulistica per la presentazione della domanda di autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.).
- D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. “Norme in materia ambientale” (Testo unico ambientale).
AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale)
- Direttiva 2010/75/UE, detta “Direttiva emissioni industriali”; l’Italia ha provveduto al suo recepimento con Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 46, che ha, allo scopo, modificato il Testo Unico sull’Ambiente.
- Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – “Norme in materia ambientale” (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006)
VIA (Pua-Paur) / VAS
- D. lgs. 29 giugno 2010, n. 128 – Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell’articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69.
- Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – “Norme in materia ambientale” (G.U. n. 88 del 14 aprile 2006)
- Dir. 2001/42/CE del Consiglio d’Europa è stata introdotta nel diritto comunitario la valutazione ambientale strategica (VAS)
- D. lgs. 27 gennaio 1992, n. 99 – Attuazione della direttiva n. 86/278/CEE concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura.
- decreto-legge 29 marzo 1995, n. 96, convertito con modificazioni nella legge 31 maggio 1995, n. 206, articolo 2, comma 2, “Interventi urgenti per il risanamento e l’adeguamento dei sistemi di smaltimento delle acque usate e degli impianti igienicosanitari nei centri storici e nelle isole dei comuni di Venezia e di Chioggia”.
AUA (Autorizzazione Unica Ambientale)
- D.P.R. 13 Marzo 2013 n.59, che regolamente l’AUA e va a sostituire tutti i titoli abilitativi necessari ai gestori di impianti per le diverse attività.
- L. 4 Aprile 2012 n. 35 (decreto semplificazioni) che ha introdotto l’AUA per snellire le procedure e ridurre gli oneri a carico di piccole e medie imprese e per gli impianti non soggetti alle disposizioni in materia di AIA.
Sostanze e merci pericolose – rischi di incidente
- D. Lgs. 26 Giugno 2015 n. 105 (di attuazione della direttiva 2012/18/UE) sul controllo del periodo di incidenti rilevanti connessi a sostanze pericolose;
- D. Lgs. 14 Marzo 2014 n. 49 (di attuazione della direttiva 2012/19/CE) sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
- Regolamento CE 1907/2006
- Decreto legislativo del 14-3-2003 n. 65 in attuazione della direttiva 1999/45/CE e della direttiva 2001/60/CE relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2003, n. 87, S.O.
- Decreto legislativo del 3-2-1997 n.52 “Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose”. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’11 marzo 1997, n. 58, S.O.